Pagani Utopia, l‘hypercar dallo stile retrò
“Abbiamo messo la passione, lo sforzo ed il sacrificio, nell’intento di creare qualcosa senza tempo e all’avanguardia della tecnologia”
Pagani Utopia, un piccolo grande sogno
Pagani Utopia è la terza vettura dell’atelier di San Cesario sul Panaro dopo la Zonda e la Huayra. Nel cuore della Motor Valley italiana nasce, sotto la supervisione di Horacio Pagani, una supercar con un chiaro richiamo ai modelli degli anni Cinquanta e Sessanta, con la presenza di elementi tipici di quel periodo.
Un’automobile di soli 99 esemplari fatta seguendo ricette antiche, ma con tecnologie moderne e sapienze artigianali la cui essenza sta nella passione, inesauribile quanto metodica, del suo creatore.
Pagani Utopia è costruita su una monoscocca realizzata in CarboTitanio HP62 G2 e Carbo-Triax HP62 con telai anteriori e posteriori in lega di acciaio al cromo-molibdeno. Il cuore pulsante è un propulsore V12 biturbo di 6 litri di derivazione AMG , in grado di sviluppare 864 CV con 1.100 Nm di coppia ed abbinato ad un cambio manuale Xtrac trasversale a 7 rapporti con differenziale elettromeccanico.
La velocità massima è di 350 km/h, con una accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,1 secondi. Queste prestazioni sono anche favorite dal peso ridotto di soli 1.280 kg con la vettura che monta cerchi dotati di un estrattore in fibra di carbonio a forma di turbina che allontana l’aria calda dai freni riducendo le turbolenze sotto la carrozzeria.
Molto curata l’aerodinamica attraverso splitter e nel fondo vettura che termina con due grossi estrattori. Da prototipo gli sfoghi superiori sui parafanghi anteriori, quelli preposti a pulire i flussi intorno al parabrezza e le prese d’aria dietro ai finestrini e sopra il tetto. Anche i supporti dei retrovisori hanno un profilo alare studiato e il bilanciamento della deportanza è di 46:54.
Un capitolo a parte merita l’abitacolo di Pagani Utopia il cui stile è un mix di funzione, nostalgia ed estetica che celebra con le sue forme la natura meccanica di questa macchina unica. L’unico oggetto digitale è il display al centro della strumentazione, fiancheggiata dal contagiri e dal tachimetro, rigorosamente analogici così come lo sono i quattro strumenti al centro della plancia posizionati poco sopra i comandi a cursore e le manopole per la climatizzazione. Quello che non è metallo è rivestito in cuoio e l’abitacolo è sormontato da due piccoli semitetti trasparenti che aumentano la luminosità.
Le consegne di Pagani Utopia inizieranno a partire dalla metà del 2023, ma i clienti che l’hanno già acquistata e configurata potranno sognarla tenendo tra le mani un modello in scala che riproduce tutte le personalizzazioni richieste.