Berlinetta Effeffe
La Supercar dei Fratelli Frigerio
Berlinetta Effeffe – Quanto può essere evocativo il nome Berlinetta?
La berlinetta è una vettura sportiva con carrozzeria chiusa a due porte, la cui produzione era destinata all’uso in campo agonistico oltre che stradale. Una duplice anima all’interno della stessa vettura.
Le bellissime Ferrari 250 GT e 410 s e i vari carrozzieri italiani, che hanno saputo reinterpretare le icone di quegli anni, sono ormai andate. Figlie di un’altra epoca oggi sono solo un lontano ricordo.
O forse no?
La Berlinetta Effeffe nasce e cresce in Brianza sotto le cure dei due Fratelli Frigerio. Ma la Effeffe non è la solita auto che riprende le linee del passato. E’ come se la produzione fosse iniziata nei favolosi anni 50 e non si fosse mai interrotta. Aggiornando i materiali, ma non tradendo le proprie origini. Continuando imperterrita la propria strada, senza farsi corteggiare da linee moderniste e futuriste. Come due binari paralleli destinati a non incontrarsi mai, la Effeffe ed il progresso hanno fatto il loro percorso, ma in autonomia.
Costruita mano per clienti speciali. Come in una sartoria il futuro gentleman driver sceglie ogni singolo particolare, ogni dettaglio in grado da rendere unica la già esclusiva berlinetta.
Il contagiri Jeager con fondo scala 10.000 giri, una vera leggenda nel mondo delle competizioni di tanti anni fa, resta al suo posto infischiandosene delle incursioni digitali moderniste. Tachimetro, pressione e temperatura olio e temperatura acqua, volmetro: indicatori di un’era quasi dimenticata, ma non per i Fratelli Frigerio. Volante Nardi con corona in mogano e razze in alluminio, dal diametro di 360 mm. Il pomello della leva del cambio, fedele a quello delle velocissine Alfa Romeo GTA.
Lo specialista della pelle Matteograssi firma la totalità dei rivestimenti interni, dando prova della sua maestria attraverso la minuziosa lavorazione dei vari particolari, dalla plancia ai pannelli porta passando per classici sedili a baquetes.
Sotto lo splendiodo cofano in alluminio, battuto a regola d’arte a mano di cela l’iconico 2000 Alfa bialbero, mansueto e trattabile se si tratta di una giornata all’insegna del relax e della tranquillità, ma capace di trasformarsi in un temibile Mr.Hyde qualora le curve, le strade o la pista lo richiedano.
Basta una semplice flessione della caviglia destra, niente pulsanti Sport o Race. L’interfaccia è estremamente analogica. I 180 cavalli, duri e puri, alimentati da due Weber da 40 con benzina ad alto numero d’ottani, rispondono immediatamente all’appello. Merito anche al peso di soli 790 kg. Resta il solito avvertimento, occhio a giocare col fuoco perché la Berlinetta ha vissuto in autonomia rispetto al tanto acclamato progresso tecnologico: niente abs, niente servosterzo, niente servofreno.
Alla voce sospensioni all’anteriore trovano posto ruote indipendenti con uno schema a doppi triangoli sovrapposti push-rod. Gli ammortizzatori sono regolabili, così come la barra antirollio. Al posteriore, invece, è stato mantenuto il classico schema a ponte rigido. 4 freni a disco vi aiuteranno a tenere a freno la voglia di saggiarne ovunque le superbe qualità di guida della Effeffe.
Qualora vi capitasse, vi ricambierà con emozioni fuori dal tempo.
Prezzo? 280.000€ tasse ed eventuali personalizzazioni escluse.
In Brianza i due fratelli Frigerio non ci stanno ai ricatti del tempo. A dover sottostare a questo progresso che marcia inesorabile in una sola direzione.