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Palazzo Parigi: un nuovo 5 stelle a Milano

Palazzo Parigi: un nuovo 5 stelle a Milano.

Palazzo Parigi: un nuovo 5 stelle a Milano

Paola Giambelli, architetto di successo, nonché proprietaria di Palazzo Parigi & Grand Spa, scrive una pagina nuova dell’hotellerie italiana, e crea in collaborazione con nomi eccellenti quali i costruttori brianzoli Giambelli, Pierre-Yves Rochon per il design, che ha firmato alberghi che fanno scuola per il lusso classico a livello internazionale, come il Four Seasons George V di Parigi, e Carlo Cracco per tutto l’aspetto gastronomico, un nuovo cinque stelle a Milano.

Dopo cinque anni di duro e meticoloso lavoro il risultato è a dir poco stupefacente: lo storico Palazzo Cramer del 1600 rinasce e si trasforma in un elegantissimo palazzo, color latte con l’ingresso in ferro battuto decorato.

Un vero palace nello stile degli hotel storici francesi, riadattato però al gusto e alla tradizione italiana, nel cuore di Milano, nelle vicinanze del Teatro alla Scala e Castello Sforzesco.

L’interno e l’esterno sono caratterizzati da un tripudio di elementi dell’alta decorazione italiana: il sontuoso lampadario fatto a mano da Barovier & Toso a Murano, il pavimento in seminato, gli stucchi e gli ori sui soffitti e sulle porte, gli affreschi del Seicento dell’originale palazzo Cramer, che era al posto dell’hotel prima della Seconda Guerra Mondiale, riportati alla luce e restaurati, lo scalone d’onore nella hall e le colonne di granito rosa di Baveno all’ingresso e per finire il giardino, un bel prato all’inglese con due sculture del Seicento, alberi secolari, fontana, patio e veranda visibili da tutti gli spazi interni attraverso grandi vetrate.

La signora Giambelli, collezionista esperta e di ottimo gusto, non ha dimenticato chiaramente anche il regno di Carlo Cracco, Executive Chef 2 stelle Michelin: il centro della sala è capeggiato da un modernissimo piano con piastra a induzione dove gli chef compiono il finissage dei piatti davanti ai 38 ospiti del ristorante, mentre le pareti sono impreziosite da stucchi, quadri, stampe, applique, specchiere barocche e un prezioso arazzo Aubusson del Settecento.

A degno completamento di questa opera “d’arte”: il jardin d’hiver e la sala riunioni, di 370 metri quadrati, al primo piano, collegati con il giardino da due scale a chiocciola rivestite da fiori e foglie sempreverdi.

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