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Il Ristorante del Cambio.

Il Ristorante del Cambio.

 

Sono numerosi i saggi che raccontano la lunga storia dei legami tra il potere e la buona tavola, mezzo di distinzione e di esclusione, arma di guerra ed esca diplomatica.
Torinese quanto la Mole, quanto i portici del centro, quanto la facciata curvilinea di Palazzo Carignano, il Ristorante del Cambio è una sintesi dell’anima della città. Aperto nel 1757, nella metà del XIX secolo, il ristorante entra nella storia d’Italia, e in particolare in quella dell’Unità. Essendo situato di fronte a palazzo Carignano, sede del primo parlamento italiano, diventa ben presto la mensa di tutti i giovani deputati, protagonisti del Risorgimento. Fra di loro, i famosi «Padri della Patria»: Cavour, Mazzini e Garibaldi. Il posto di Cavour è sempre lì, in fondo a destra, su un divanetto – che ovviamente si può riservare. Da allora, tutti gli uomini politici e gli attori del mondo si sono seduti a quel posto, da Gorbatchev a Jean Reno, fino a Carla Bruni. Oggi, ai fornelli si sbizzarrisce il giovane chef Riccardo Ferrero, formatosi negli stellati della French Riviera, per quattro anni alla corte del Maestro Gualtiero, dal 2006 padrone delle cucine di questo luogo di suggestioni.. Il menu, coerente al fascino della tradizione, preparato con ingredienti di alta qualità, presenta principalmente piatti tipici della cucina nazionale, in particolare quella regionale piemontese. Una cucina classica, allo stesso tempo contemporanea, alla continua ricerca di ricette del passato da ri-scoprire per riproporle in chiave moderna ai clienti di oggi. L’intento è non perdere la tradizione, anzi, trasmetterla per non dimenticare le proprie radici, non a caso lo chef ha conservato nel menù piatti come il vitello tonnato, gli agnolotti e il fritto misto, quei piatti tradizionali piemontesi che hanno fatto la gloria del ristorante Del Cambio.

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