INFORMAZIONI MAGAZINE

ISCRIVITI
ALLA NOSTRA
NEWSLETTER

E ricevi in omaggio il nostro magazine sfogliabile

 

Maxwell Hazan: due moto capolavoro esposte alla M.A.D. Gallery

Maxwell Hazan: due le sue moto capolavoro esposte alla M.A.D. Gallery di MB&F

Le moto di Maxwell Hazan esposte alla M.A.D. Gallery di MB&FLa M.A.D. Gallery MB&F è orgogliosa di esporre la Royal Enfield e la Harley Davidson Ironhead, 2 creazioni di Maxwell Hazan, artista americano che dal 2012 realizza esemplari unici di motociclette.
Ogni moto è una vera e propria scultura artigianale che richiede dai 6 agli 8 mesi di lavoro: l’artista newyorkese per tutte le sue creazioni parte dal motore, poi costruisce intorno ad esso la sua opera d’arte caratterizzandola con uno stile rétro, dove la complessità del propulsore contrasta con la pulizia del design.
Adoro cominciare da zero, anche se ci vogliono tempo e fatica – spiega Hazan – Mi permette di costruire senza compromettere il design: ogni pezzo ha esattamente le caratteristiche che desidero. Solo così riesco a creare oggetti unici”.

La Royal Enfield Hazan

Hazan decise di acquistare 2 anni fa una Royal Enfield del 1996, e ci ha lavorato sopra ininterrottamente per 6 mesi concentrandosi particolarmente sul motore, ora corredato da un impianto a doppia camma con catene di bronzo. Sulla moto spiccano il freno a tamburo della ruota anteriore e le manopole metalliche del manubrio con i componenti argentei di telaio e motore a contrasto con la patina rossiccia sul serbatoio e le tonalità marroni della sella in legno intagliato a mano, ispirata ai motoscafi vintage italiani.

La Harley Davidson Ironhead Hazan

Spettacolare è la Ironhead, dotata di un’innovativa sospensione anteriore con ammortizzatore orizzontale. Hazan ha acquistato una Harley 1000 del 1981, e ci ha installato 2 testate anteriori e un doppio carburatore, ma il vero protagonista è il serbatoio: l’artista lo ha rifatto 4 volte rimpicciolendolo ogni volta e ora la superficie argentea e le forme affusolate lo integrano perfettamente nel telaio.
Quando capisci di essere bravo a fare qualcosa, tendi a ripeterti – sostiene -. Per questo cerco di mettere in secondo piano il mio ego e costringermi a fare qualcosa di diverso ogni volta, in modo da essere obbligato a guardarmi intorno e a trovare soluzioni allo stesso tempo esteticamente gradevoli e innovative. Mi rendo conto di sviluppare competenze man mano che mi servono per il progetto in corso, anche se imparare a fare tutto da zero ogni volta può essere frustrante!”.

Articoli che ti potrebbero interessare:
Written by