Capitale italiana della Cultura 2026
La città di Rimini è tra le dieci finaliste
La città di Rimini si è candidata a Capitale italiana della Cultura 2026. La proclamazione si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di Euro, attraverso il quale concretizzare gli obiettivi delineati all’interno del proprio progetto di candidatura.
Durante le audizioni pubbliche del 4 e 5 marzo, ogni candidata potrà illustrare il proprio progetto agli esperti che dovranno poi valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria.
Rimini, attraverso l’ambito riconoscimento, intende valorizzare il patrimonio culturale del territorio, offrendo un’opportunità di sviluppo per le industrie creative e al tempo stesso favorendo la crescita della comunità attraverso percorsi di sviluppo maggiormente sostenibili ed inclusivi.
Un’opportunità per “venire oltre” (questo il titolo del dossier di candidatura), ma al tempo stesso la “promessa” di un altrove, fisico, virtuale o letterario. Un altrove di libertà, qualcosa di più della tolleranza e dell’accoglienza, poiché quella di Rimini è una innata familiarità e quotidiana convivenza plurisecolare con una immensa umanità di viaggiatori. Inoltre, l’esortazione a venire oltre, riguarda anche la possibilità di “oltrepassare” quel limite che vorrebbe imprigionare la città dentro allo stereotipo di una “cartolina balneare” immutevole, scandita unicamente dalla cosiddetta “Stagione”.
L’espressione “Vieni oltre” è l’invito a non fermarsi alle apparenze e a scoprire la compresenza di tutte le ramificazioni pluridimensionali che una città è capace di ospitare e custodire amorevolmente al proprio interno. Rimini non è in alcuna maniera lo stereotipo di “cartolina balneare” che la contraddistingue, perché Rimini è tante città indefinite, inaspettate, a volte sovrapposte nel corso dei secoli.