Gastronomia Green
La top ten della delle capitali mondiali di gastronomia green
L’attenzione per uno stile di vita sempre più sostenibile ha portato il settore della gastronomia green ad attuare buone pratiche per ridurre gli scarti, promuovendo ingredienti stagionali e territoriali.
Una nuova ricerca di mercato ha preso in analisi le città con la più alta concentrazione gastronomia green con stelle Michelin, stilando una classifica dei locali più sensibili verso tematiche etiche e anti-spreco.
Tokyo
La capitale del Giappone conta quattordici ristoranti con almeno una stella verde Michelin. Tra queste si distingue il lavoro di Nœud, ristorante francese, che impiega esclusivamente ingredienti locali, servendo carne di cervo e cinghiale per combattere i problemi di sovrappopolazione delle specie.
Monaco
Con dodici riconoscimenti, Monaco rappresenta la meta più sostenibile in termini di prezzo. Tra i locali spicca il lavoro dello chef Viktor Gerhardinger del Tian, ristorante vegetariano che utilizza solo prodotti e vini organici.
Francia
La Francia conta ben 33 città con almeno un ristorante insignito della stella verde Michelin e questo la classifica come la nazione più sostenibile sulle tavole gourmet. A Parigi, l’Arpège di Alain Passard, dal 2001, è un ristorante completamente vocato ad esaltare la materia vegetale nel piatto, seguendo il ritmo delle stagioni e raccogliendo il meglio che i suoi tre orti possono offrire.
Germania
La terza città tedesca nella classifica delle più sostenibili lato gourmet è Berlino, con otto stelle verdi, seguita da Zurigo e Copenhagen, entrambe con sette riconoscimenti green.
Gli indirizzi da segnare in agenda sono il tedesco Rutz di Marco Müller e la Maison Manesse in Svizzera, che lavora con vegetali bio provenienti da produttori selezionati e ricicla tutte le parti non edibili, filtrando l’acqua per la cucina e riducendo l’impronta ecologica grazie a materie prime locali.
Bolzano
E’ la città italiana più sostenibile a tavola, al nono posto tra le città più sostenibili al mondo dal punto di vista gastronomico. Il 1908 dello chef StephanZippl offre ingredienti all’apparenza esotici, ma provenienti dal territorio dell’Alto Adige.