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Amaranto in cucina: i nostri consigli per distinguersi a tavola

AMARANTO IN CUCINA: IL GRANO DEGLI DEI

DISTINGUERSI A TAVOLA

Esotico, nutriente e gluten free: l’alleato ideale in vista della prova costume

Amaranto in cucina – Con l’arrivo della primavera torna a farsi sentire, puntuale come ogni anno, la voglia di depurarci e rimetterci in forma, soprattutto se durante l’inverno abbiamo esagerato un pò con il cibo.

Ecco allora un super alimento vegetale che certamente vi aiuterà.

L’amaranto è una pianta originaria dell’America Centrale, in particolare del Messico, dove era già noto ed utilizzato dalle civiltà precolombiane. Le sue proprietà nutrizionali erano così tanto rinomate da avergli fatto meritare l’appellativo di “grano degli Dei”.

A dispetto di quanto si possa credere, non si tratta di un cereale. Nonostante i suoi chicchi infatti, è considerato uno “pseudocereale” ed è annoverato tra i superfood per il suo rilevante profilo nutrizionale. L’amaranto vanta un alto contenuto di proteine, è ricco di vitamina E, e povero di calorie!

Ma come portarlo in tavola, vi starete chiedendo? Tra i tanti utilizzi c’è quello di essere un cereale, quindi spendibile come farina, ma anche come olio e latte vegetale: da solo può completare una minestra, con il riso rende il piatto più croccante, con il frumento è un piatto nutriente mentre, associato al miglio, diventa una crema sulla quale stendere verdure, o legumi.

E se volete concedervi un piccolo strappo alla regola, allora vi consigliamo di provare la tipica ricetta messicana secondo la quale l’amaranto è il “dulce de alegria”, il “dolce dell’allegria”.

Utilizzate l’amaranto soffiato (una procedura che prevede risciacquo, cottura in acqua bollente, cottura al forno e frittura in successione), miele, frutta secca e semi, e gustatevelo a colazione o come snack durante l’arco della giornata!