Riccione come Milano
Arriva Condhotel Riccione e il bosco verticale
Condhotel Riccione – Da Milano a Riccione, anche la Romagna avrà il suo bosco verticale.
Sarà un Condhotel con tanto di centro benessere a far “risorgere” Villa Ernesta e l’ex delfinario, un’area di 4.500 metri quadrati tra il lungomare della Repubblica e viale Milano.
Grazie ad una nuova procedura di intervento adottata dal Comune di Riccione, denominata “Accordo Operativo”, che prevede lo sviluppo del concept progettuale condiviso tra attori pubblici e privati, si è arrivati a concepire questo progetto che ha tra i suoi obiettivi fondanti il contenimento del consumo di suolo e la continuità del sistema ambientale a rafforzare l’integrazione tra elementi antropici e naturalistici all’interno del territorio urbanizzato.
A realizzare il progetto, commissionato dalla società Ernesta di Tiziano Sgarbi, sarà lo studio Stefano Boeri Architetti.
L’intervento prevede nei dettagli la rigenerazione di un’area sul lungomare comprensiva del recupero di un villino storico, che è parte del sistema insediativo costierotipico di questa porzione del litorale adriatico, unitamente a una nuova costruzione la cui superficie non supera un quinto dell’intera area disponibile.
Il recupero di Villa Ernesta prevede la conservazione della struttura architettonica, la rifunzionalizzazione ricettivo-residenzialee la valorizzazione del suo giardino di pertinenza dal valore storico-naturalistico, che viene conservato nel rispetto e nella tutela delle specie vegetali che connotano questo ambito della città.
Il giardino si inserisce in un sistema di continuità del verde che abbraccia tutto il progetto a partire dall’orizzontalità del parco della villa e che prosegue trasformandosi in un nuovo ecosistema verticale integrato all’architettura delle facciate del nuovo edificio. Esse ospiteranno una massa vegetale consistente sia di tipo arbustivo che arboreo.
Per quanto riguarda la destinazione d’uso sarà per il 40% residenziale e per il 60% ad uso ricettivo.
Le risposte degli uffici tecnici comunali arriveranno entro dicembre e gennaio, per cui già a inizio 2020 scatteranno i primi permessi a costruire. Tra cui quello, appunto, per il primo condhotel d’Italia, che unisce ricettivo a residenziale.