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Nuovo Ducati Diavel 1260 2019: quel Diavel di Ducati!

Nuovo Ducati Diavel 1260 DVT 2019

QUEL DIAVEL DI DUCATI

Ducati Diavel 1260 – Squadra che vince non si cambia, al massimo si evolve.
Nel 2010 tutto faceva supporre che una moto cruiser marchiata Ducati in Italia non sarebbe stata in grado di far breccia nel cuore dei motociclisti.
Ancorati spesso ai dogmi dei bicilindrici a 72 gradi fatti a Milwakee in fatto di cruiser.

Eppure, anno dopo anno, la Diavel ha saputo scalfire le convinzioni e le ritrosie di coloro che poi l’hanno scelta, abbracciando la filosofia di superbike formato cruiser secondo Borgo Panigale.
Ha saputo trasformarsi in X Diavel, lanciata un paio di anni fa, fino a raggiungere lo stato di grazia col nuovo modello.

Si evolve nelle forme, nei pannelli laterali del serbatoio, una maggiore visibilità agli indicatori di direzione integrandoli nei sideblades a cornice del radiatore.

Ma la vera novità è insita nel cuore stesso della Diavel, che cresce fino a 1262cc capace, grazie anche alla fasatura variabiabile di raggiungere la ragguardevole potenza di 159cv a 9500 giri al minuti con un picco di coppia pari a 129 Nm a 7500 giri.
Aggrappato alle teste dei cilindri poi fa bella mostra di se il telaio a traliccio in versione accorciata, sfruttando il propulsore come elemento stressato del telaio stesso.

Il risultato è una moto con un forte impatto visivo, col motore a campeggiare incontrastato in mezzo alla moto.
I collettori ora scompaiono alla vista facendo capolino il solo terminale di scarico.
No, non è possibile chiamarlo silenziatore, perchè quello che esce è tutto fuorchè silenziato.

A una maggior pulizia di forme si aggiunge un altro caposaldo della tradizione Ducati: il forcellone monobraccio lascia la ruota posteriore da 240mm (!!) svincolata dalla moto, con il codino sfuggente subito a ridosso.

L’appagamento visivo è stato certamente centranto, donando una immagine evoluta e razionale del Diavel.
Se la prima versione era infatti sì da muscle bike con alcuni elementi che potevano suonare dissonanti, ora il Diavel sembra aver raggiunto la piena maturità.

Non solo stilisticamente, ma anche grazie e soprattutto al lavoro certosino svolto sull’erogazione del propulsore che, mediante l’apertura e chiusura variabile delle valvole che permette di avere una curva di erogazione piatta. Che non significa priva di brividi, ma anzi, progressiva ed in grado di proiettarvi a velocità smodata senza particolari sforzi nella prossima curva.

E niente paura, perchè se nalla precedente versione la ciclistica era sana e sincera in grado di far rivivere le sensazioni di una vera sportiva ma con seduta cruiser, sulla nuova l’asticella alla voce handling fa un gran bel balzo in avanti.
Alla voce sicurezza attiva e passiva la Diavel 1260 DVT risponde presente, mettendo in campo il meglio della componentistica che si può trovare oggi sul mercato. Brembo firma l’impianto frenante anteriore, composto da due pinze monoblocco radiali M4.32 (M50 su versione S), e quello posteriore.

A filtrare le asperità dell’asfalto e a mantenere incollata il Diavolo di Borgo Panigale alla strada ci pensa la forcelle di dimensioni monstre da 50mm completamente regolabile. Per gli incontentabili c’è la S con avantreno firmato Ohlins da 48mm in grado di regalare precisione chirurgica quando il gioco si fa duro.

Ed è in questo frangente che sia sulla verione base che S la piattaforma inerziale a 6 assi Bosh compie il suo lavoro di angelo custode, mettendo a freno l’anima diabolica della Diavel.

I tre Riding Mode permettono infatti d’imbrigliare il carattere esplosivo del desmo in funzione delle velleità del pilota. Ed ogni Riding Mode può essere poi settato in modo differente i vari Power Mode (erogazione e potenza massima).
A chiudere la carrellata di aiuti divini non potevano mancare il Ducati Traction Control, il Ducati Wheelie Control e l’ABS Cornering powered by Bosh in grado di evitare il bloccaggio della ruota anteriore durante una curva o a moto piegata.
Insomma il Diavel fa pentole, e Ducati ci mette i coperchi.

Per tutti coloro però che godono nel cavalcare un missile terra-terra, Ducati ha portato in dote il DPL EVO: ovvero il Launch Control in grado polverizzare le leggi della fisica durante le partenze più arrembanti. Inserite il DPL, gas a mertello e rilasciate la frizione gradualmente. L’iperspazio non è mai stato così realistico.

It’s good to be bad? Non lo so, ma di certo it’s good to be italian, perchè ancora una volta Ducati, vessilo della qualità Made in Italy centra l’obiettivo presentando una moto in grado di riscrivere la definizione di Muscle Bike.

Prezzi a partire da 19.990€.

Porte aperte Sabato 23 e Domenica 24 Marzo 2019

per scoprire il nuovo Ducati Diavel 1260 2019 presso la

Concessionaria Ducati di Rimini Nivola Style

Via Circonvallazione Nuova, n.27

Rimini