Dongdaemun Design Plaza – Il cuore della città di Seoul
Una sfida progettuale dove moderno e antico si fondono assieme
Il Dongdaemun Design Plaza è stato inaugurato a Seoul, in Corea, il 21 marzo 2014, ed è opera dello Studio di Progettazione Zaha Hadid. Si tratta di un ampio edificio collocato in uno dei fulcri urbani più trafficati e vivi, divenuto ben presto punto di riferimento e centro culturale della città.
Al suo interno ospita mostre d’arte ed esposizioni, sale conferenze, design museum, media center, lounge per seminari ed aree per laboratori, un vero e proprio incubatore di idee creative. L’edificio che nel suo primo anno di vita ha accolto ben 8,5 milioni di visitatori, ha permesso la connessione tra la memoria storica della città, sorgendo intorno alle mura antiche e ai reperti archeologici rinvenuti nel corso della sua costruzione, con la natura del nuovo parco di 30.000 mq.
Il DDP è il primo progetto pubblico in Corea che ha utilizzato il BIM, Building Information Modelling, e altri strumenti digitali di progettazione architettonica e ingegneristica. Queste innovazioni hanno permesso al team building di controllare con maggiore precisione e dettaglio l’intero processo di costruzione.
Durante la progettazione del DDP, ogni requisito di costruzione è stato considerato come un insieme di relazioni spaziali interconnesse, che definiscono a loro volta le interazioni sociali e la struttura comportamentale all’interno ed attorno al progetto. Il modello di progettazione digitale, BIM, può essere perfezionato in qualsiasi fase progettuale e costruttiva, per soddisfare ulteriori condizioni: normative locali, requisiti tecnici e controlli dei costi. Il team creativo è stato così in grado di avere il massimo controllo e precisione nella realizzazione degli elementi ingegneristici e dei dettagli di design, rispetto ad un processo di costruzione convenzionale, ed ha potuto dare al cliente ed agli appaltatori una migliore comprensione e controllo del progetto.
La costruzione della facciata del DDP è stata una sfida poiché il sistema di rivestimento è composto da oltre 45.000 pannelli di varie dimensioni montati a diversi gradi di curvatura. La facciata crea un effetto visivo dinamico a seconda delle condizioni d’illuminazione esterne e delle stagioni. Di notte, l’edificio riflette tutte le luci a LED e le insegne al neon degli edifici circostanti.
Il progetto integra ed unisce città, piazza e parco, rendendo labili i confini tra urbano e natura e fluide le forme, come a voler continuare la tradizione di quel giardino coreano, con stratificazioni e orizzontalità, in questa oasi verde nella città, confondendo interno ed esterno in un continuo gioco prospettico.