Dreamline Yacht: varata terza unità Dreamline 26
Fondamentale la disposizione dei pesi con il sistema di gestione a sei serbatoi che permette indipendentemente dal carico di carburante, una gestione dell’assetto ottimale sia sull’asse trasversale sia sull’asse longitudinale dell’imbarcazione. Il design dell’arch. Enrico Gobbi di TeamFor Design interpreta il concetto di navetta veloce: un mezzo capace di offrire ampi spazi vivibili nel comfort assoluto da 8 ospiti e 3 membri dell’equipaggio ma al contempo in grado di esprimere modernità attraverso soluzioni stilistiche originali senza eccessi. Sul Dreamline 26 particolare attenzione è stata posta alla percezione del contatto con il mare dall’interno dello yacht, con impavesate ad altezza differenziata, ampie superfici vetrate e vista sul mare assicurata ovunque. A questo si aggiunge un lavoro di illuminotecnica accurato, affidato a luci LED posizionate per enfatizzare le forme degli arredi e assicurare un’illuminazione diffusa e piacevole in ogni singolo ambiente.
La divisione degli spazi è ispirata ai maxi yacht data la generosa volumetria disponibile: la Suite Armatore è ubicata sul ponte principale e dispone di accessi privati dall’esterno e alla zona relax di prora, passando per l’area equipaggio nella zona prodiera in grado di garantire vivibilità anche durante periodi prolungati di permanenza a bordo. Salone e zona pranzo al coperto dispongono di un ambiente particolarmente luminoso e sempre a contatto visivo sul mare, mentre a poppa si esprime al meglio il grande lavoro di progettazione volto a garantire nuove opportunità di vivere l’ambiente marino a bordo di uno yacht. L’ampio garage poppiero del Dreamline 26, infatti, oltre a ospitare un tender facilmente alabile grazie un sistema progettato e realizzato ad hoc, si trasforma in pochi secondi in palestra e spiaggetta poppiera, mentre la plancetta movimentabile, la passerella trasformabile in scala o in superficie inclinabile per agevolare l’ingresso di persone con limitazioni motorie, rappresentano degli abbattimenti alle barriere di impiego solite su barche di tali dimensioni.
Una nota particolare per la plancia, realizzata sul mezzo ponte che separa nella zona a centro nave il sundeck dal ponte principale dove si beneficia di una visuale sempre ottimale ottenuta con studi di ergonomia accurati, dai quali deriva anche il posizionamento di tutta la dotazione elettronica che permette al comandante di avere il controllo totale del mezzo e di ogni suo singolo impianto. In tema di impianti, è necessario citare la ridondanza tipica delle navi oceaniche, dove numerose possibilità di by-passare eventuali parti in avaria assicurano sempre lo stato di efficienza utile per fare rientro in porto. Il Dreamline 26 è spinto da una coppia di motori da CAT C 32 o Man 1800 mhp ma l’elevata tecnologia applicata all’imbarcazione viene espressa anche attraverso il sistema a propulsione ibrida realizzato da Dreamline Yachts con la collaborazione di Siemens con il quale si può navigare anche in sola modalità elettrica abbattendo rumori ed emissioni di gas nocivi.