Small Intestinal Bacterial Overgrowth ovvero Sindrome da sovracrescita batterica nel Tenue
L’assenza di questo “moto ondoso” favorirà una moltiplicazione di essi nel lume dell’intestino tenue e quindi la comparsa della Small Intestinal Bacterial Overgrowth. Le patologie favorenti sono: diabete, ipotiroidismo, diverticoli, esiti chirurgici, riduzione dell’acidità gastrica (spontanea o indotta da farmaci). Si manifesta in modo insidioso con gonfiore, diarrea, dolori addominali, malassorbimento con deficit dei principali nutrienti ( vit B12, vit D ). Purtroppo tali sintomi sono sovrapponibili a quelli della sindrome dell’intestino irritabile; per questo alla diagnosi di Small Intestinal Bacterial Overgrowth ci si arriva per “esclusione” dopo numerosi accertamenti.
Quello più utilizzato è il breath test al glucosio o lattulosio che rileva la quantità di idrogeno nell’espirato dovuto alla fermentazione precoce da parte dei batteri del tenue. Il cardine della terapia rimane il trattamento con antibiotici; quello che sembra dotato di maggiore efficacia è la Rifaximina con percentuali di successo contro la Small Intestinal Bacterial Overgrowth che variano dal 16% (per il dosaggio minimo) al 60%. Ricordatevi che purtroppo le recidive sono frequenti per cui sono consigliati trattamenti ciclici terapeutici, ma soprattutto: Ascoltiamo il nostro corpo!.
Dottoressa Barbara Cosimetti: laureata in medicina e chirurgia all’università degli studi di Perugia ha frequentato per oltre un anno, la clinica di Dermatologia e Venereologia diretta dal prof Paolo Lisi dove ha approfondito la tematica della comparsa di reazioni allergiche legate ad allergeni di natura alimentare.
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