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Orticaria Alimentare: l'insidia del cibo

Orticaria Alimentare: le insidie dell’alimentazione

Il cibo ha una particolare importanza nella vita di tutti i nostri giorni e spesso assistiamo alla comparsa di reazioni allergiche legate ad allergeni di natura alimentare che comunemente definiamo come orticaria.

L’orticaria è un’eruzione cutanea caratterizzata dalla comparsa di pomfi rilevati, pallidi, rosati o decisamente rossi, e pruriginosi, la cui maggior parte degli episodi dura meno di sei settimane, mentre nel caso di un’eruzione che persiste per un tempo superiore si caratterizza la forma cronica.

Molti casi di orticaria non hanno bisogno di un trattamento specifico, in alternativa, un antistaminico aiuta ad alleviare i sintomi, mentre i casi più gravi possono richiedere un breve ciclo di corticosteroidi orali.

Alimenti potenzialmente allergizzanti: arachidi, crostacei, uova, noci, kiwi, soia, salumi e cibi preconfezionati, tonno, sgombro, sardine, spinaci, pomodori, birra.

Da notare che la concentrazione di istamina è inversamente proporzionale allo stato di freschezza del pesce (quando si consuma del pesce vecchio è più facile incappare in spiacevoli problemi di natura pseudoallergica).

Fondamentale, dopo una terapia, è seguire, per almeno una settimana, una dieta che escluda alimenti liberatori di istamina quali caffè, cibi piccanti, funghi, tartufi, banane, coca-cola e formaggi fermentati.

Ricordiamo che l’istamina è un composto azotato ampiamente diffuso nell’organismo, dove ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie ed allergiche.

Tutti questi alimenti, direttamente o indirettamente ricchi di istamina, quando assunti in grande quantità, possono provocare sintomi simili a quelli di un’allergia alimentare.


Dottoressa Barbara Cosimetti: laureata in medicina e chirurgia all’università degli studi di Perugia ha frequentato per oltre un anno, la clinica di Dermatologia e Venereologia diretta dal prof Paolo Lisi dove ha approfondito la tematica della comparsa di reazioni allergiche legate ad allergeni di natura alimentare.



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