Nuova Caledonia, la vacanza in paradiso.
Agosto 2015, sinonimo di ferie e di vacanze, ed una meta Top da valutare potrebbe essere La Nuova Caledonia. Volendovi orientare sulla Nuova Caledonia.. 500 km di coste a nord est dell’Australia e delle Fiji, un arcipelago spettacolare, un vero scrigno di tesori, che non offre solo spiagge e relax ma anche la biodiversità.
BAIE D’UPI
Patrimonio dell’UNESCO già dal 2008, la Nuova Caledonia offre una serie di paesaggi unici, incontaminati e da togliere il fiato: dalle spiagge bianchissime bordate da palme e pini colonna, ai monti dell’interno che costituiscono la spina dorsale della Grande Terre, l’isola principale, alle pianure coltivate dell’ovest, caratterizzate da un clima secco, dagli alberi di Niaoulì, dai cavalli selvaggi e dai cowboy, alle terre rosse del sud ovest fino alle zone dell’est ricoperte da foreste tropicali e abitate dalle tribù autoctone dei kanak.
AERIAL ISLE OF PINES
Tra i luoghi più frequentati dai turisti della Nuova Caledonia troviamo l’Isola dei Pini, “Kunié” per gli antichi abitanti, un eden di spiagge bianche, lagune turchesi e pini araucaria alti fino a 40 mt unici al mondo. Le isole Loyauté a nord est di Grande Terre, raggiungibile in aereo, composto da Maré, Lifou e dall’atollo Ouvéa: tre gemme nel turchese del mare, tre oasi incantate dove il tempo sembra essersi fermato.
Vivere all’aria aperta è il modus operandi dei turisti amanti delle escursioni, a piedi o a cavallo, circondati dall’incredibile fauna e flora locali, composta da migliaia di specie endemiche.
forêt noyée
La Nuova Caledonia è il paradiso per gli appassionati di snorkeling e di sub, la sicurezza è garantita dalla presenza di guide e della camera iperbarica; mentre la grande varietà di coste, rocciose o sabbiose, permette la pratica di surf, windsurf, kitesurf e sci d’acqua.
Nella baia di Prony, all’estremo sud, è anche possibile emozionarsi col “whale watching” (l’avvistamento delle balene).
La Nuova Caledonia è la località per chi ama guardare le stelle ed ascoltare il mare.
A cura di Maria Lucia Bitetto