Piaggio Electric Bike Project: la nuova frontiera della mobilità elettrica
Presentato in occasione di Eicma 2014 Piaggio Electric Bike Project, un mezzo elettrico completamente nuovo che supera il concetto di bicicletta a pedalata assistita, cercando di interpretare globalmente le esigenze più evolute di mobilità, intesa non solo come capacità di spostamento ma anche come condivisione di informazioni nelle più moderne forme della rete e interazione col proprio mezzo.
Il design si concretizza in un telaio in alluminio che potrà essere declinato in più versioni con, al suo interno, l’insieme armonico degli organi del powertrain: il motore, disegnato intorno all’asse pedale rimane infatti in ombra alla corona, mentre la batteria alloggiata sotto la sella sul tubo orizzontale, è facilmente estraibile.
Il cuore di Piaggio Electric Bike Project è una unità di propulsione elettrica da 250W-350W interamente progettata, sviluppata e costruita in casa: si tratta di un motore molto compatto e dalla forma assialsimmetrica studiata ad hoc per meglio inserirsi nel telaio e ridurne l’impatto estetico.
Ma è tutto il powertrain di Piaggio Electric Bike Project a distinguersi per la tecnologia e per le funzionalità proposte: il display di ultima generazione è contactless e si alimenta via NFC automaticamente in vicinanza della centralina, una connessione USB ha la duplice funzione di ricarica dello smartphone e di aggiornamento software, la diagnosi è possibile via smartphone da parte dell’utilizzatore, mentre il centro di assistenza può intervenire via tablet tramite bluetooth.
Elevato il livello di sicurezza dal momento che centralina di cruscotto, batteria e motore elettrico possono funzionare solo se collegate e dialoganti l’una con le altre: in caso di sosta rimuovendo il display, che funziona anche da chiave elettronica, si rende di fatto inutilizzabile il mezzo.
Nella batteria è alloggiato un modulo GPS/GSM che funziona sia da antifurto satellitare che da elemento di trasmissione dati da/per la batteria: è possibile verificarne lo stato di carica via smartphone e ricevere, sempre sul proprio device, lo stato di allerta in caso di carica scarsa.
La batteria da 400 Wh, agli ioni di litio completamente stagna e di grado IP 65, è alloggiata sotto la sella in corrispondenza del tubo verticale e fornisce una autonomia pdi circa 60 e i 120 chilometri in base alle modalità e alle condizioni d’uso.
Piaggio Electric Bike Project adotta una trasmissione a cinghia combinata con un cambio automatico a variazione continua, assistito elettronicamente per assicurare sempre il miglior rapporto tra una scelta praticamente infinita di combinazioni, l’impianto frenante è composto da due dischi dal diametro di 180 mm all’anteriore e 160 mm al posteriore, con pinze idrauliche.
La tecnologia PMP (Piaggio Multimedia Platform) integra lo smartphone alla bici via bluetooth e accoppiata all’esclusiva tecnologia DEA (Dynamic Engine Assistance), consente di programmare il livello di assistenza offerto dal motore elettrico in percentuale sempre variabile in rapporto alla potenza offerta dal ciclista.
Grazie a questa possibilità, Piaggio Electric Bike Project si rivela una vera macchina da fitness sulla quale il ciclista può impostare un suo sforzo fisso (ad esempio, 100W di sforzo e una certa frequenza di pedalata o velocità massima) lasciando libero il motore di aumentare o diminuire il suo contributo sulla base delle variazioni altimetriche per rispettare i parametri impostati e coerenti col programma di allenamento che si intende realizzare.
Tramite PMP, inoltre, sarà possibile selezionare delle modalità predefinite di erogazione della potenza lungo l’arco di utilizzo, come se fossero delle vere e proprie “mappature motore”.
Il sistema PMP, controllabile dallo smartphone, dai pulsanti sul manubrio e via voce, è la base per lo sviluppo di funzionalità virtualmente illimitate come lo Smart Navigator che calcola gli itinerari basandosi su percorsi suggeriti per i ciclisti (fonte web/community), profilo altimetrico del percorso e consumo/range residuo batteria. Lungo l’itinerario il ciclista potrà segnalare punti di interesse, condizioni della strada, lavori in corso e altro, andando ad arricchire un database web che diverrà il riferimento per il software di navigazione degli utenti riuniti in una community.
La funzione “Back Home Alert”, avverte il ciclista quando l’autonomia residua della batteria non consente il rientro alla base o a una qualunque destinazione preimpostata.
Ma PMP si spinge oltre: si va dalle informazioni meteo a funzionalità legate al fitness che consentono di sfruttare la Electric Bike come uno strumento di allenamento con la possibilità di comparazione dei dati memorizzati. La connettività tra elettronica bici e cardiofrequenzimetri consente di gestire la potenza erogata dal motore elettrico sulla base di una frequenza cardiaca obiettivo: lo sportivo potrà così caricare programmi di allenamento e gestire la sua frequenza sul percorso, potrà scegliere di non superare una soglia massima di battiti per motivi di salute o, semplicemente, per non accaldarsi troppo andando al lavoro.