Frank Gehry e l’iceberg del lusso per Louis Vuitton Moët Hennessy.
Frank Gehry a Parigi. La fondazione Louis Vuitton inaugura l’”immenso veliero” realizzato dall’architetto canadese Frank Gehry, ideatore del Guggenheim Museum di Bilbao.
Il progetto, commissionato nel 2001 da Bernard Arnault, presidente del marchio di lusso LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy), è concepito con l’intento di diventare il simbolo parigino del XXI secolo, un nuovo contenitore per l’arte contemporanea, aperto a tutti. E chi meglio dell’archistar Franck Gehry poteva portare a termine questo sfida ambiziosa?
Quasi 3600 pannelli in vetro, legno e acciaio si alternano in uno spazio di 11.000 mq. La creatura di
Frank Gehry accoglie ben undici sale espositive, un auditorium in grado di ospitare fino a 350 persone, spazi per allestimenti temporanei e aree per la collezione permanente.
Adagiato tra gli alberi secolari del Jardin d’Acclimation nel Bois de Boulogne nel 16esimo arrondisement di Parigi, il veliero sorge maestoso ricoperto da dodici vele di vetro, 1500 tonnellate di acciaio e quasi 6 anni di costruzione. L’impiego di pannelli cilindrici in vetro temperato curvati a caldo su larga scala, ha permesso di valorizzare l’eleganza delle linee e di ottenere grande luminosità negli spazi interni.
Una struttura che dà l’idea di movimento come nelle intenzioni dell’architetto: “Dovevamo fare un edificio che fosse di vetro ed effimero -spiega Frank Gehry- , poi però per me è diventato un veliero. La sensazione di movimento era importante: sembra che si muova lentamente attraverso il Bois du Boulogne e che rifletta gli alberi da giardino”. E ancora: “ Mi piaceva l’idea di una facciata in movimento, che cambiasse non solo con la luce, grazie al vetro e alle ombre, ma che avesse la capacità di essere illuminata in modo diverso, che ci si potesse divertire con essa”
