Sfida tra Michelin, Dunlop e Pirelli per il dopo Bridgestone in MotoGp
Lo scorso fine settimana Bridgestone ha annunciato di aver prolungato di un anno il suo contratto di fornitore unico di gomme della MotoGp, ma anche confermato che il 2015 sarà la sua ultima stagione nella top class.
Queste le parole di Hiroshi Yoshimori, vice-presidente ed amministratore delegato di Bridgestone Corporation: “Dal 2002 Bridgestone ha investito ingenti risorse in MotoGp, per raggiungere l’obiettivo di diventare il produttore di pneumatici più importante del mondo.
La MotoGp ha dimostrato di essere una piattaforma di sviluppo delle gomme estremamente preziosa che ci ha aiutato a introdurre tecnologie altamente avanzate nella nostra gamma di pneumatici stradali, a beneficio dei consumatori.
L’aumento della percezione del nostro brand da quando siamo arrivati in MotoGp è stato un ottimo risultato per noi e ne siamo orgogliosi.
Bridgestone si ritirerà dal campionato MotoGp dopo il 2015, ma stiamo considerando altre opportunità di mantenere la nostra posizione negli sport motoristici”.
Nel paddock di Jerez de la Frontera si è iniziato a parlare del nome del possibile successore dell’azienda giapponese, visto che Dorna e FIM hanno già pubblicato il bando per la gara d’appalto, che prevede la possibilità di presentare una domanda entro il 22 maggio.
Loris Capirossi, attuale consulente per la sicurezza della Dorna, durante lo svolgimento del GP di Jerez ha confermato le voci circolate, ovvero la presenza di tre aziende interessate a prendere le redini dalla casa di pneumatici giapponese.
L’ex centauro ha parlato di qualche contatto già avvenuto con la Michelin, che sarebbe interessata a tornare dopo essere uscita dalla MotoGp a fine 2008, ma anche con la Dunlop, fornitore nelle classi Moto2 e Moto3.
Possibile anche la presenza della Pirelli, attualmente mono fornitore con il suo “Angel Gt” nel Mondiale Superbike.
Capirossi ha aggiunto che per ora i contatti sono stati informali e che, una volta scaduto il termine del bando, Dorna e FIM dovranno valutare le proposte, sia dal punto di vista tecnico che da quello economico, cercando comunque di dare prevalenza al primo fattore.
