Il carica-batteria del futuro.
Secondo quanto apparso sul Wall Street Journal in questi giorni, StoreDot , una startup israeliana, nata dal dipartimento di nanotecnologie del Tel Aviv University, ha creato un prototipo capace di ricaricare la batteria di uno smartphone in circa 30 secondi.
Questa tecnologia, ancora in fase di sviluppo, parte da un concetto molto semplice: ricaricare una batteria è come riempire un palloncino d’acqua. Inizialmente è possibile riempirlo molto rapidamente, nelle fasi successive è però necessario diminuire la velocità dell’acqua in ingresso, per evitare che il palloncino stesso esploda.
Essendo i tempi di ricarica media di una batteria essenzialmente più lunghi nell’ultimo 20% rispetto al primo 80%, quello che StoreDot è riuscita a fare è stato quindi trovare un modo per far arrivare più energia alla batteria nel minor tempo possibile, senza rallentare, nella fase finale di ricarica.
Per ottenere questi risultati StoreDot ha utilizzato i “Nanodot”, particolari nano-cristalli bio-organici, ossia dei semi-conduttori biologici ad alto potenziale, perfetti per i display flessibili, immagazzinamento dati o sensori fotografici.
Al momento, il prototipo è piuttosto ingombrante, è grande quanto un classico carica-batteria per computer portatili, ed è stato testato su un Galaxy S4 anche se l’azienda ha confermato che vi sono già progetti di sviluppo per renderlo compatibile con diverse marche di smartphone, tablet e computer e per ridurne le dimensioni
Non ci sono ancora notizie ufficiali circa la data di rilascio di questa tecnologia, ma gli israeliani suppongono che tutto sia pronto entro la fine del 2016 inizi 2017.