Maurithius: lusso e paradiso.
Spiagge bianchissime, la meravigliosa barriera corallina, lagune cristalline, attrezzature turistiche di altissimo livello, rendono l’isola lo scenario ideale anche per i viaggiatori più esigenti.
Famosa la lunghissima spiaggia di Flic en Flac, chiamata così per il rumore che i passi producono sul bagnasciuga; l’Isola dei cervi, sulla costa orientale, popolata da pesci coloratissimi; Tamarin, il paradiso dei surfisti, e La Morne, l’eden degli amanti della pesca d’altura.
Mauritius è una destinazione in cui tornare anche grazie alla cortesia della popolazione, costituita da un mix di razze, integrate perfettamente tra loro. Il cattolico, il musulmano, l’induista e il buddhista vivono nello stesso quartiere e ogni ricorrenza è vissuta come un intenso momento di festa collettiva.
La festa hindù più importante è quella che si tiene ogni anno al lago Grand Bassin: la notte del dio Shiva, Maha Shivaratree, che raccoglie migliaia di fedeli tutti vestiti di bianco. Secondo la leggenda, questo lago è nato dalle gocce del fiume Gange che il dio Shiva, volando, portava su di sé per impedire un’inondazione; dall’alto, le bellezze dell’isola lo colpirono a tal punto che, sporgendosi per ammirarle meglio, lasciò cadere tanta acqua da riempire l’intero cratere.
Il mélange delle diverse culture è presente anche nella gastronomia dell’isola. Fra i piatti tipici: la raugaille, una salsa speziata usata per condire sia carne che pesce, la vindaye, una salsa a base di senape perfetta per il pesce e il bol renversé, piatto derivato da una zuppa tipica cinese.