L’arcipelago della Nuova Caledonia: uno degli ultimi paradisi del pianeta.
La lontana Nuova Caledonia, una terra ancora intatta, in pieno oceano Pacifico, poco a nord del Tropico del Capricorno, a 1500 km a est dell’Australia, ricchissima dal punto di vista naturalistico.
Un’isola principale, la Grande Terre, e insiemi di isole, (le Isole della Lealtà, l’Isola dei Pini e le Isole Belep): qui la natura è bella come in nessun altro posto.
È difficile trovare tanta varietà di paesaggi e qualunque sia il luogo scelto, i panorami offerti sono mozzafiato.
Dal nord, ancora inesplorato, al sud, ricco di paesaggi suggestivi, dalla costa ovest, con le sue praterie a quella est con spiagge bianche da cartolina e una barriera corallina, di più di 1600 km, patrimonio dell’UNESCO dal 2008.
La capitale Noumea merita ampiamente il suo status di capitale, considerata la piccola Francia dei mari del Sud per le sue piazze e le sue strade, caratterizzate da un’aria di poesia, di vitalità e di eleganza impertinente.
Il suo cuore pulsa al Centro Culturale Tjibaou, progettato da Renzo Piano: il luogo ideale per gli appassionati di archeologia e di etnologia oceanica. E’ un percorso tra gli antichi oggetti della cultura melanesiana, sculture, totem e maschere funerarie.
Ma per chi sogna il lettino, più un ombrellone e una spiaggia da sogno non resta allora che fermarsi all’Isola dei Pini: una delle lagune più belle al mondo. Le spiagge di sabbia, di un bianco immacolato, costeggiate da alti pini Araucaria, fondali che non lesinano, per chi ama le immersioni, spettacoli di natura veramente indimenticabili, come i giardini corallini della Baia d’Oro.
Per agli appassionati di storia, non mancano le sorprese: si va dalle rovine della prigione d’Ouro, dove furono imprigionati più di 3000 ergastolani spediti dalla Francia, o la grotta d’Oumagne, dove si sarebbe nascosta la Regina Hortense durante le guerre tribali del 1855. Ma la cultura e le tradizioni dell’arcipelago della Nuova Caledonia non sono concentrate in un solo posto: ogni luogo, ogni regione, racconta le tradizioni del mare e della vita rurale e le esprime in mille modi, per esempio nella cucina. Da scoprire il bugna, il piatto a base di pollo e farinacei locali (colocasia, igname, patate dolci…) marinati nel latte, avvolti in foglie di banano e cotti su pietre bollenti.