Foscarini alla 13esima Biennale di Architettura di Venezia
Il Padiglione Italia all’Arsenale è organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee.
Common Ground, diretta da David Chipperfield, rende omaggio ad una cultura vitale e interconnessa, confermando la propria vocazione ad un dialogo aperto a tutti gli ambiti concettuali.
Un’apertura del tutto coerente con la filosofia di Foscarini, che parla ad un pubblico eterogeneo, legato sia al mondo del progetto che della cultura e dell’arte, attraverso forme e canali innovativi e scegliendo occasioni di comunicazione non convenzionali Foscarini non è nuova ad iniziative legate ad ambiti interdisciplinari, ponendosi su un piano di ricerca e aprendosi a stimoli provenienti da altri settori. Una visione che si esprime pienamente nella sua presenza a Venezia.
Negli spazi della Biennale, Foscarini mette in scena la funzione architettonica delle sue lampade, che diventano strumento con cui plasmare gli spazi e realizzare scenografie, definendo il carattere di ambienti sia privati che pubblici.
I tanti diversi modelli Foscarini – disseminati per l’occasione nei luoghi storici dell’Arsenale e nelle zone outdoor dei Giardini – si trasformano per l’architetto in un’ingrediente versatile ma dalla decisa personalità, per creare atmosfere e suscitare emozioni. Uno speciale allestimento caratterizza la zona Relax Foscarini, al secondo piano del bookshop.
Sulle pareti, una grafica racconta il ruolo che le lampade Foscarini svolgono nel mondo del progetto, in cui diventano – grazie alla flessibilità d’impiego e al carattere di una collezione che comprende oltre cinquanta modelli realizzati in trenta materiali diversi – materia prima per trasformare gli spazi pubblici in base alla lettura che se ne vuole dare.
La storia dell’azienda, i diversi progetti culturali, le più suggestive installazioni sono raccontati in alcuni video. Infine, tra i due piani del bookshop, una spettacolare scenografia composta da una decina di Plass, maestose ed affascinanti sospensioni firmate da Luca Nichetto: un richiamo ed un omaggio alla tradizione del vetro di Murano e dell’artigianato veneziano, reinterpretati attraverso materiali e tecniche attuali.