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LA NUOVA ERA TECHNOGYM

La nuova era Technogym.

 

Per Technogym, nota azienda cesenate leader, da 25 anni, nella produzione di attrezzi da palestra per il fitness ed il wellness, è iniziata una nuova era. Il 29 settembre 2012 è stata inaugurata ufficialmente la nuova sede della compagnia, o, come preferisce chiamarlo il patron, il primo “wellness village” al mondo.

Per l’evento, oltre 1000 ospiti, provenienti da 75 Paesi diversi: si sono alternati nientemeno che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in mattinata, e, nel pomeriggio, il 42esimo presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton. Sullo sfondo, i gotha dell’imprenditoria, della politica, dello sport e dei media italiani. Dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, al rampollo di famiglia Agnelli John Elkann, al commissario tecnico della nazionale di calcio Cesare Prandelli, al conduttore televisivo Bruno Vespa e tanti altri. Tutti, a fare da cornice per un appuntamento che è servito a celebrare i successi della compagnia romagnola in tutto il mondo, ma, soprattutto, a dare forza e seguito a una narrazione, un mito che si trova inscritto nel dna dei più influenti brand mondiali.

L’evento iniziato alle ore 11.00 all’interno della fabbrica, ha visto primo fra tutti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha scherzato dicendo: “Ho capito cosa dovrei fare se mi capitasse una seconda vita“.”La visita di questa straordinaria struttura – ha aggiunto – è una bellissima esperienza”. “Non è vero che solo l’America è la patria dei self made man”, ha detto il capo dello Stato riferendosi a Nerio Alessandri e suo fratello. Napolitano ha sottolineato che l’Emilia Romagna e l’Italia in generale sono pieni di esempi di self made man. “E’ una grande tradizione italiana – ha spiegato – come è tradizione l’attaccamento alla famiglia. Ho molto apprezzato il concetto di cambiamento, sollevato dal presidente Alessandri, come metodo. Il mondo cambia sempre più in fretta e dobbiamo esserne all’altezza”.

Attento al benessere, ovviamente, anche il ministro della Salute Renato Balduzzi che ha voluto porre l’attenzione sui “principali fattori di rischio come l’inattività fisica”. Non solo salute, ma anche sviluppo economico del territorio. Su questo si è concentrato il ministro del Turismo Piero Gnudi che ha spiegato come il polo sia importante come “attrazione turistica” per arricchire l’offerta della zona. Per il presidente di Fiat John Elkann è necessario “creare le condizioni di competitività per essere forti nel resto del mondo”.

Il pomeriggio si è aperto con l’intervento di Nerio Alessandri che ha introdotto la 20° edizione del Wellness Congress: “Oggi, solo il 10% della popolazione mondiale svolge attività fisica. E’ possibile arrivare al 30%”. Per divulgare la sua filosofia, Technogym vuole incarnare una propensione alla salute che vada di pari passo con l’innovazione. Non è arduo immaginare come, fare da anello di congiunzione tra l’industria tecnologica, i centri medici-riabilitativi e l’avanguardia ingegneristica significhi aprire un universo di possibilità.

Lo ha sottolineato anche il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera: “Technogym ha creato una meta-filiera in grado di contrastare le nuove minacce della salute”. La carta vincente di Nerio Alessandri è infatti quella di proporre un modello di economia che si propone come “alternativo”, ispirandosi ai principi del benessere: in questo modo, si viene a rispondere a una domanda, quella di salute, che è essenzialmente inesauribile. Non a caso, Alessandri non ha mancato di ricordare come gli investimenti più corposi dell’azienda siano stati fatti tra il 2011 e il 2012, nel pieno,della crisi economica e non solo grazie ai nuovi tapis roulant con tanto di touchscreen che consentono di navigare in rete mentre si fa attività fisica, ma proprio in virtù di fornire prodotti e servizi al bisogno universalmente più diffuso: stare bene.

A concludere questo imponente evento uno sbalordito Bill Clinton, ex inquilino della Casa Bianca e oggi impegnato con la sua fondazione nella lotta alla povertà, alla fame nel mondo e all’accesso alla salute.

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