Paris Haute Couture : e dopo il Rosso Valentino si è aperta l’era del blu per la maison ?
La sfilata si è aperta all’insegna del minimalismo, con lunghi abiti sobri a maniche lunghe in raso blu e in jais nero e poi il crescendo con una collezione caratterizzata da una severa sacralità nonostante i preziosi decori con vestiti di pizzo e decoupage di organza stampata e applicata a ricamo.
Molti sono i pantaloni lunghi e dritti sempre total black ai quali sono alternate gonne al ginocchio ma con spacco che mostra la coscia senza esagerazioni e la collezione vive sull’alternanza di abiti lunghi a minidress più freschi, adatti alle donne valentino più giovani e moderne.
Il total black è protagonista ma è illuminato dai micro cristalli applicati e ai tessuti metallizzati , mentre la pelle scoperta da scollature e dai veli non mostra volgarità.
A seguire capi dalle tonalità rosa cipria impreziositi da disegni floreali, molto romantici e dallo stile retrò per poi il finale con bluse dalle maniche lunghe e lavorazioni in oro ancora blu o total black.
La tavolozza dei colori ha visto il blu simbolo di questa collezione di alta moda quasi a voler raccogliere il testimone dell’iconico rosso Valentino e diventare il nuovo mito della maison. Grande presenza di nero in mood total black e qualche sprazzo di nuances rosa cipria, lavanda, verde e oro che si esprimono in lavorazioni barocche e immagini floreali : il classico rosso non è potuto mancare e come sempre ha strappato gli applausi della platea.
Ad accompagnare gli outfit scarpe dècolletès a tacco alto, spesso con punta arrotondata e pumps in suede, in satin e seta declinate in diversi colori, ma soprattutto nei classici nero e blu scuro.
“L’alta moda è un lusso per chi la indossa ma anche per chi la crea – hanno spiegato i direttori creativi Valentino Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli – noi siamo molto fortunati perché in piazza Mignanelli a Roma abbiamo un atelier con 40 sarte che lavorano tutto l’anno e ogni giorno impariamo qualcosa, la cultura della couture“.