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Il sapore d’oriente della collezione Haute couture p/e 2012 di Fausto Sarti ad AltaRomAltaModa.

Il sapore d’oriente della collezione Haute couture p/e 2012 di Fausto Sarti ad AltaRomAltaModa.

 

La collezione Haute Couture dedicata alla stagione primavera estate 2012 di Fausto Sarli presentata ad AltaRoma AltaModa è una collezione che trae la sua ispirazione dal lontano oriente a rievocare i viaggi tanto amati dal grande maestro, fondatore della maison e scomparso nel dicembre 2010.

Carlo Alberto Terranova e Rocco Palermo, eredi creativi del grande couturier hanno portato in passerella una collezione all’insegna dello stile orientale, con i suoi colori caldi, la sua sensualità e la sua femminilità, per capi dedicati a donne-principesse dai tratti esotici.

In passerella hanno sfilato capi dal taglio perfetto, ricercati nelle geometrie, abiti da sera eleganti e preziosi o con decori a impreziosire: ne sono un esempio le giacche in crêpe di cady traforate tone sur tone o in contrasto cromatico con intarsi che svelano la schiena con scintillanti arabeschi di cristalli swarovski e i voiles su mini abiti dagli strascichi a corolla che vanno a ricordare le atmosfere da mille e una notte.

E a concludere come da la tradizione la sfilata, l’abito da sposa : un fior di loto, un abito color rosa pallido dal corpetto scolpito e la gonna che si fa nuvola.

La palette dei colori vede una prevalenza delle calde tonalità orientali come giallo, rosso, arancio, oro e bianco che si fondono in affascinanti giochi cromatici.

“Lo spunto della collezione sono i viaggi del Maestro, quelli che faceva a fine anno”, ha raccontato Carlo Terranova, “Il Maestro viaggiava molto, portava con sè i profumi d’Oriente. Sono luoghi che adoro come li adorava Fausto. Noi ci rivolgiamo alle nostre giovani principesse arabe che amano girare per il mondo e amano vestirsi di dettagli, di alta moda molto ricercata nei tratti e nelle geometrie. I dettagli fanno la differenza: un decoro come quelli della reggia di un maraja, il ricamo di un shari indiano. L’abito occidentale, il tocco orientale. La mano del Maestro c’è sempre, su quelle volute, in quelle cappe, in quei colli. Come la rivisitazione del fiore di loto dove c’è l’essenza e lo spirito di Fausto. La mia versione è un po’ più contemporanea: l’orlo più corto, il tailleur portato con un sandalo che lui non avrebbe mai accettato”.