BULIMIA NERVOSA… parliamone !
Parliamo di bulimia, parliamo di persone per le quali il cibo non è un piacere e neanche un bisogno, poiché non riescono a collegarlo con le proprie sensazioni e ne controllano l’assunzione tramite diete o calcoli delle calorie, mangiando in maniera irregolare e caotica, per diminuire lo stress, il dolore, l’angoscia, la solitudine, la noia, la vergogna ecc… oppure per modificare la linea!
Bulimia nervosa significa letteralmente “fame da bue” e, così come l’anoressia, è una complessa patologia del comportamento alimentare che coinvolge corpo e mente e trova terreno fertile in persone molto preoccupate per il peso e le forme corporee.
Chi si ammala di bulimia tenta di risolvere problematiche di natura emotiva e relazionale (fallimenti scolastici, problemi sentimentali, commenti negativi sull’aspetto fisico…) concentrandosi sul corpo: perseguire una forma ideale diventa lo scopo di una vita e la decisione di intraprendere una dieta ferrea, con regole rigide riguardo a quando e cosa mangiare, ma soprattutto riguardo alla quantità di cibo da assumere, ne è la naturale conseguenza.
Il regime alimentare scelto è talmente ristretto che porterà, prima o poi, a concedersi delle trasgressioni: le “grandi abbuffate” di cibo, per le quali si assumono dalle 2.000 alle 10.000 calorie in pochissime ore.
Abbuffarsi, per il bulimico, rappresenta una sconfitta, un fallimento, una grave perdita di controllo che necessita di un recupero attraverso l’uso di varie condotte di eliminazione (vomito autoindotto, uso improprio di lassativi e diuretici, eccessivo esercizio fisico), allo scopo di compensare le calorie ingerite. Il rischio maggiore è che si instauri un circolo vizioso dal quale è molto difficile uscire da soli.
A differenza dell’anoressia, che induce nel tempo ad una magrezza eccessiva, la bulimia è una patologia molto più subdola, poiché non evidenzia sintomi esteriori. Inoltre, i bulimici, tipicamente, si vergognano delle proprie abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle: è quindi importante che chi vive vicino a loro sappia leggere i segnali, attraverso il riconoscimento di alcuni comportamenti che potrebbero fungere da spia:
– Persistente preoccupazione per il proprio peso
– Alzarsi da tavola, durante il pasto o subito dopo, per recarsi in bagno con mille scuse
– Evitamento di situazioni sociali che prevedano pranzi/cene
– Frequenti ed inspiegabili parestesie e crampi muscolari
– Frequenti mal di denti e problemi dentari.