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Contrasto tra superficie e silhouette per la collezione uomo primavera estate 2012 di Bottega Veneta.

Contrasto tra superficie e silhouette per la collezione uomo primavera estate 2012 di Bottega Veneta.

 
La sfilata di moda collezione uomo primavera estate 2012 di Bottega Veneta
Per la stagione primavera estate 2012 Bottega Veneta ha presentato, in occasione di Milano Moda Uomo, una collezione che segue temi classici e tradizionali arricchiti da spunti moderni contemporanei e caratterizzata dal contrasto tra superficie e silhouette.
In passerella hanno sfilato capi dai tessuti trattati in modo stravagante, esaltati e amplificati da sovrapposizioni di stampe a più livelli, con disegni geometrici fusi tra loro, in un mix di materiali diversi tagliati e poi ricomposti, e lavorazioni patchwork.
Ci sono seersucker sovrastampati e fantasie a quadri, righe su righe, twill di lino e cotone stampati che ricordano il tweed irlandese, tricot decorati ad arte e denim giapponese schiarito e stampato.
A una lavorazione della superficie così importante si contrappone una silhouette stretta, pulita e aderente. I capi di abbigliamento, principalmente abiti, sono definiti e lineari, con pantaloni affusolati, spalle strette, maniche aderenti e colli in piedi o alla coreana.
La palette colori per la collazione primavera estate 2012 è calda e discreta, composta da tonalità scure tra cui espresso, cioccolato, blu tormalina e indigo. Questi toni sono compensati da colori luminosi e tenui come peltro, sahara, sailcloth e beige.
Per quanto riguarda gli accessori Bottega Veneta ha proposto scarpe che riflettono l’attitudine coprente degli abiti: chiuse, discrete e prive di ornamenti. Due gli stili principali: una stringata raffinata ma rilassata ed un sandalo semplice, aperto sul tallone.
Le borse multifunzionali, molte delle quali sviluppate in verticale, hanno forme precise ma decostruite: realizzate in morbidi pellami sbiaditi dall’effetto vintage, sono caratterizzate da superfici minuziosamente lavorate a mano.
“Mi è sempre piaciuta l’idea di una tuta o un overall; di un unico capo di abbigliamento che rappresenti per l’uomo quello che il vestito è per la donna”, ha spiegato il Direttore Creativo Tomas Maier. “Ma una tuta sartoriale è poco pratica. Così siamo partiti dall’idea di un all-in-one, correlandola al concetto del completo. Il look è ben definito e coprente, quasi senza rivelare minimamente la pelle. Ciò contrasta con le superfici insolite dei materiali. Si tratta di un diverso tipo di abito, derivato da una differente filosofia del vestire”.

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